in fin dei conti
potrei descriverla così
un velcro che si stacca
e riattacca, fino a quando
la presa cederà
e resterà solamente
l’apparente profondità di chi
ha sempre scambiato
questo gravoso incespicare
per un buffo inconveniente
la vita, detto questo
resta un inestimabile scarto
tra l’afferrare
e il mascherare
ciò che si è
da ciò che si è
(Da Verso Walden, autoprodotto 2018)