Alice Serrao, Rinascita

La rinascita che attendo
è il lungomare,
l’andare cercando conchiglie,
la stella nera che mi tieni sui palmi
e camminarti a lungo,
sul pontile.
Manchi come se all’anima
che ti sceglie l’anima
oscurassero l’oriente,
e tutta la vita e tutta la morte
si porta dentro.
Io ti riconosco sempre
attorno ai compleanni:
è un’agnizione forte
della bocca sulle linee della mano,
o se ritorna un rigurgito dai gusci,
il desiderio smisurato
nell’atto sacro di tenerti
l’amore a lungo,
strapparti una poesia concava
e quel gemito.

 

(Da A piene mani, La Vita Felice 2016)

Alice Serrao, Così tu non lo sapevi

Così tu non lo sapevi
che qualcosa di me e di te
sopravvive
come una stella
nel giro di luce dell’alba.
E sulla soglia delle sere
capita che alla dogana
ci controllino il sonno,
perché non si può più
allungare i piedi per cederti
il freddo
e tu cerchi riposo nei porti,
come una vela che smette il vento.
Ma qui non si sprofonda
trai tuoi riccioli, bruni
come la malinconia che soffia
un’eco calda
tra le foglie dei pini
in autunno.

 

(Da A piene mani, La Vita Felice Edizioni 2016)