Antonio Camaioni, E franto, all’improvviso

E franto, d’improvviso,
l’orizzonte impietrito de l’attesa:
dal ghigno
d’un dio coagulo
di nembi – conflagranti
su atterriti verdi crinali
sprofondanti
in sepolcrali nebbie –

e lontano,
lontano, laggiù,
in foschi albumi
tuorli di lombi e cuori, forse:
gli erranti, partenti o tornanti
e mai giunti, mai evasi
dalle mura catenati
delle segrete, ignari,
dei se stessi…

 

(Da Dei corvi e delle spighe, Di Felice Edizioni 2013)