Giovanna Frene, La datità

La datità, l’essenza delle cose, il sorso
bevuto all’orlo della sepoltura, l’impostura
generale del mondo essendo dal tempo roso,
le siepi che attorno s’accavallano,
il cadere nullo (il non cadere) nel vallo,
l’io in infinito sublime innalzamento al cielo:
sento in questo carico grondante
il vedere chiaro, chiaramente il pensiero.

(Da Datità, Arcipelago Itaca 2018)

 

Giovanna Frene, Mattatoio H.G.

Oggi le nostre lancette girano solo all’indietro
(A. Politkovskaja)
I.
laddove tristezza, tiranno, potere che domina il mondo.
laddove tiranno, potere, tristezza che prescinde l’impronta sul muro,
la scavalca, la riforma con grappoli, istinto di fuga e insieme ritorno
per le chiare ragioni che incontrano sul posto lama e cibo,
sempre lo stesso posto, la virtù cardinale degli insepolti,
parassiti

II.
trasformati nel popolo dei ratti, rimuovono gli esseri umani. che aleggia
sul posto, il fruscio d’ali, va all’incontro con il marchio di esistere,
si interseca al vertiginoso concrescere botanico e sociale
per le chiare ragioni che non guarda negli occhi lo sguardo,
ritorna al buon senso, la virtù cardinale degli insensibili,
pulizia

III.
vivono ancora tra le nostre, crescono esposti al triste.
della distruzione, l’ala, che sopra il fatto, si rifà; potere.
altre tristi, rovesciate ai suoi piedi per il vento, ventre del progresso.
lo scavalca per le chiare ragioni che se è per sé non incontra niente
di intero, spada che ritorna alla roccia, la virtù cardinale degli insidiosi,
patria

 

(Da Il noto, il nuovo. Appunti postumi sulla natura del potere e della storia, Transeuropa Edizioni 2011)

Giovanna Frene, III (Si sovrappongono come separazione naturale e mutabile)

si sovrappongono come separazione naturale e mutabile,
approfittano della scissione scindendo, ma tutto è già avvenuto:
frattura misura solo frattura, circoscritta all’intero pavimento
chiamando potere la rovina del tempo. piove.
o non piove, se la pianta della città è la carta
del mondo, se la radice è nemica alla radice, che è.

 

(Da Tecnica di sopravvivenza per l’Occidente che affondaCon sei immagini di Orlando MyxxEdizioni Arcipelago Itaca 2015)