fibrilla – ma non una scheggia di luce –
la vita nei giorni dimenticati e anche
il mattino di siepi pare grinzare – fraintende
le foglie nel loro restringersi- come in attesa
del tempo
non v’è traccia
filamenta, nell’erba
un sospiro di gigli potenziali
le tue mani le forbici tagliare
incidere radici sradicare fusti sradicare
– la coscienza dell’autunno
il primo giorno di primavera –
equinozio
questo nostro silenzio
lamina
rugiada allungata il tuo sguardo
l’artiglia la solca la terra
il mio io – l’umido terrestre –
goccia dopo goccia il primo sole
le lacrime il sudore quel silenzio
le mosche cercano gli occhi sempre gli occhi,
l’iride.
(Da Dismissione, prima ed. Polimata 2010,Luca Sossella libro+cd PANE, Polimata2014)