Mirza Tursunzade, Lenin

Hai trovato la strada e hai spiccato la corsa nel buio;
hai superato la notte, sbocciando qual rossa fiammata dell’alba.
Avanti a te l’acqua, le pietre, le creste montane:
le hai domate, spezzate, saltando a pié pari nel buio.
L’itinerario era lungo e pauroso, ma senza terrore sei giunto
tu sino alla tappa del viaggio ove sta la speranza.
La nave umana sconvolta e vicina al pietoso naufragio
hai guidato, afferrando con mano possente il timone,
e della nuvola nera, già tesa a coprire il tuo volto,
il velo tutto hai squarciato, facendoti tuono furioso,
e le gocce dell’umida pioggia adunate intorno,
tutte in te, fatto giogo di mare, si sono dissolte impotenti.
Mai conobbe figliolo dell’uomo tal forza, mai vide tal fede:
in te la vita fu prezzo pagato a riscatto sicuro dell’uomo.

(Da Poesia d’amore turca e persiana, traduzione e cura di M. A. Piemontese e R. Scarcia, Epidem Edizioni 1973)