Il termine ridotto
all’incredibile, con
tutti i suoi
sospesi, rimorsi
e sottintesi. Un
punto fermo al
resto che si muove,
pensato e ripetuto
pronunciato
come dato impossibile:
“Mai più”.
Per ciò
che si poteva
e che non fu.
(Da Les choses du monde / Le cose del mondo, traduzioni a cura di Patrice Dyerval Angelini, Bernard Simeone, Chiara De Luca e Lorand Gaspar L’Arbre à paroles 2007)