Maddalena Bertolini, Vai e ti porti via il mio taglio degli occhi

vai e ti porti via il mio taglio
degli occhi le gambe lunghe
di tuo padre e l’angelo custode.
Chiudo la porta premo la fronte
sullo stipite ti sento precipitare per le scale
ogni figlio è un precipizio sono
l’inizio dell’abbandono:
il cavo del corpo sul lenzuolo
l’odore del capo sul cuscino io
sono stata il primo
letto (al tatto trovo ancora
l’impronta del bambino nel mio petto)
tutto ti ho fatto e adesso non posso
aggiungere un passo alla tua vita
aggiustarti amore, solo amarti
e lasciarti andare.
Ho bisogno di angeli, di angeli, uno
per ogni tuo capello, uno per ogni
gradino finché arrivi in fondo a Dio

 

(Da Secolo Donna 2017, Almanacco di poesia italiana al femminile, Macabor Editore, a cura di Bonifacio Vincenzi)