Ora che ti sei portata qualche centimetro più avanti
dimmi ciò che vedi dalla partenza
dal porto di Napoli non proprio in orario.
Dove vai, poi, oltre il ponte l’inferriata è scivolosa.
Tira la morbidezza della pioggia
cova l’acqua nel mare.
Qualcuno sospetta
che ci siano ancora trenta metri
prima di uscire a largo,
ma nessuno vede più, da un po’,
ciò che si lascia dietro la città
il giallo a mezz’aria sopra i cantieri fermi.
Qualcuno ti ritrova
e anche l’ultimo di noi stasera balla
o vaga per i piani scalzo
ma tu no.
Al buio tu sei lì a fare non so cosa. Ma se recidi i fiori, sappi:
Se strappi i fiori, vivono.
(Da Sponde, Arcipelago Itaca 2019)