Tu non sei nel silenzio
dove la pietra vive,
non pieghi alle correnti
dell’altro genitore:
non sai di quelle ceneri, del cuore
cosparso alle radici di un ulivo.
Lo spalto su cui l’edera si torce,
il rovo riemerso dal nero
dello strapiombo, voltano le spalle
all’alba e certo, a valle, al cimitero.
Arterie rosa, zeppe di mattoni,
bypass di calcestruzzo: ma la fonte
del muro è bianca come l’orizzonte,
e un vento l’attraversa
e sembra vera.
(Da I quaderni del Vino, Arcipelago Itaca 2017)