Grazia Procino, Coltivazione lenta

Di un amore che muore – così come è nato –
conservo nel mio giardino
l’angolo riparato dalla pioggia
il punto di unione delle menti
le strade convergenti
di pensieri astratti.
Innaffio quando il cielo inaridito
non manda giù la pioggia.
Non aspetto un altro amore
per adesso coltivo ogni istante
curo l’orizzonte da cui giunge tutto.
Lo sguardo aperto arriva
dove gli opposti si confondono
il fiore sbuca dalla neve.

 

(Da E sia, Ladolfi Editore 2019)

Grazia Procino, Autobiografia

Non ricerco firmamenti di gloria,
che invitano alla iattanza
per superare l’hic et nunc.
Non anelo all’assoluto di senso,
che possa schiudere
sconosciuti universi.
Non tendo alla falena
di bellezza che attira
su di sé sguardi curiosi.
Un passo vacillante
in direzione della discrezione
voglio augurarmi,
risoluta a non invadere
la corsia veloce degli
ottimisti della vita.

 

(Da Soffi di nuvole, Scatole Parlanti Edizioni 2017)