Tomas Bassini, E non rimane che aspettare la caduta di casa

E non rimane che aspettare la caduta di casa,
il botto grande come da festone ma più brutto.
Non rimane che provarci a stare pronti un poco la sera,
ad avere tante dita da incrociare (che poi si fanno bastoncini
e giochiamo a un lungo gioco giapponese).
Non mi resta che vederti già vestita, pettinata,
scendere in cucina e risalirne carica
come d’abbuffata, di corni rossi.
Non ti restano che i piccoli breviari,
le mani sulla bocca per i finali con sorpresa.
E così che ci spieghiamo la maniera di raggiungere un primato
(che nel mezzo ci può stare almeno un colpo di fortuna).
Così che andiamo avanti di questi salti poveretti
alla guida d’un cane, di questi salti fedelissimi.

 

(Da E’ stato l’amore la grossa fregatura,Edizioni Galassia Arte 2014)

Tomas Bassini, Sarà cosa giusta che ti porti avanti

Sarà cosa giusta che ti porti avanti
e che mi spieghi tutto anche se in un brevissimo lasso di tempo .
Cosa buona avere la formula che fa tana e libera tutti:
avere i morti per casa e potergli dare una specifica malattia,
un decorrere piatto ma esauriente.

Allora sarà cosa buona e sempre giusta risalirne le cause
e assegnargli un discorso.
Argomentare-argomentare in una linea molto poco generale,
arrampicarsi-arrampicarsi fino alla costruzione di un complesso di motivi,
una costellazione.
Arrampicarsi e poi discriminare,
– non essere mai stati così tanto discriminanti e così tanto sperimentali –
averle tutte, le ragioni necessarie da una parte e quelle coadiuvanti da quell’altra.
Averla bene, la percezione di ogni singola alterazione.

Alla fine non ci sarà nemmeno da scegliere o da fare troppi pettegolezzi.
I fatti li vedremo messi in fila come rittissimi birilli.

Sarà cosa lampante e sicura stabilire che questo proprio non è
quel risultato migliore che potevamo trovare.

(Da E’ stato l’amore la grossa fregatura, Edizioni Galassia Arte 2014)