la dislessia e la disgrafia
non sono un problema
la macchina da scrivere e i trucchi d’usare altre lingue
adesso lo spagnolo
da bambino il poco dialetto piemontese –
insegnamento di mia madre per farmi sentire gli accenti e il verbo essere
vanno sempre bene
per le virgole ne faccio a meno
il difetto sta nel sentire profondamente quello che scrivo
è come passare un dito sulle vene sulle cicatrici e sulle rughe
di trovare in questi asfalti buchi e crepe della pelle un ritmo
un’armonia
una città
la mia
nomade casa senza ruote dalle finestre sui mondi
inquadrature infinite di questo film che chiamano vita ed io Antonio
non c’è passione o amore o vaneggiamento
che non scorre nell’inchiostro digitale di questi giorni
né un respiro ansante d’angoscia paura o emozione o amoroso
che non scompagini i versi
un po’ meno i capelli
questi panni stendo sul tetto o cortile di dietro della poesia
non spiego ma racconto
il vivere quotidiano nella sua infernale bellezza
quindi amore mio e amici non stupitevi del mio silenzio
sono solo scene ancora da musicare
ma vivo sempre tutto me e tutti voi
è un difetto di scrittura
(Inedito)
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