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Ero rimasta al suono della gola
che brucia da secoli
ora questa poesia è un rogo di stoppie:
ha limato i vocalizzi
ha creato un silenzio che nel buio scoppietta.
Intanto l’autunno ha falciato i capelli perché la mia nuca
fosse memoria luminosa
tenero ritorno
sezione morbida dell’occhio.
Per fare di me una guerriera
ho protratto la mia bocca alla fame delle parole
ho cercato una disciplina violenta
fino a quando il richiamo del lupo si è formato nel mio volto buio
e le gambe sono diventate lance al galoppo.
Si scrive per fare di questa vita
una corsa luminosa
una voce.
(inedito)