Nanni Cagnone, Vegliare accanto ai solchi

Vegliare accanto ai solchi
ove semi insonni maturano
senza rumore, senza sognarsi
spighe, poi andar via,
orme superstiti
su rovesciate zolle, simili
al coltivatore dell’inverno,
orfano di terra, che inutile
andrà verso una casa
come farebbe la grandine.

(da Le cose innegabili, Avagliano Editore 2018)

Nanni Cagnone, E trasognando le vedi

E trasognando le vedi,
figure scarse,
livide come un delitto
o per sortilegio amorose.
Invidia d’una vita
senza le mie vertebre, un
non orgoglioso scorrere
facendo del sorriso
un’abitudine—come
in certe locande fuori mano,
sai, quando sbagli strada
e chissà dall’errore
cosa speri.

 

(Da Le cose innegabili, Avagliano Editore 2018)