Gianni Montieri, I cereali rovesciati nella tazza

I cereali rovesciati nella tazza
si addensano sul fondo, base
della cena, sul tavolo Millimetri
di De Angelis che mi sgomenta:
è l’incomprensibile, e la bellezza
apre un cosmo in cui c’entrano
le lenzuola che ritiro dal balcone
il suono della ringhiera, l’attesa.

(da Le cose imperfette, LiberAria Editrice 2019)

Gianni Montieri, Non succede niente a Roma

Non succede niente a Roma, adesso
è una sirena che spiega sull’acqua
nulla di nuovo lungo il fiume opaco
niente fosse il fango, niente sui ponti

non impari niente di Roma, oltre
il giro intorno alle rovine, la metro
che trasporta da nessuna parte
non dovrebbe essere di nessuno

Roma, oppure non esistere più
e forse non esiste e non è vero
questo camminare a testa in su
lo stupore, la cosa indimenticabile.

 

(Da Le cose imperfette, LiberAria Editrice 2019)

Gianni Montieri, Di schiena guardi il mare grigio

Di schiena guardi il mare grigio
dell’inverno uruguaiano, del giorno corto
del tuo giubbotto di pelle che è memoria
viva, come gli occhi tuoi fissi alla linea
d’acqua che separa, allunga e accorcia
i pensieri rapidi o il caffè
bevuto allo Scala e ti scorgo riflessa
appena sopra il cartellone Calzedonia
nel vetro del tram che passa davanti.

 

(Da Le cose imperfette, LiberAria 2019)