Lorca’s Dream
They tell me that your clavicle
is a star over Andalucia
that your melancholic metacarpals
still clutch a clod of earth
that your hips have not ceased dancing
in La Habana like in New York
and that in your eye sockets
jasmines have bloomed
and every petal a poem
that your jaw bone is the voice of all
the suspicious ones, the degraded ones
those insulted and executed
that the moon cradles your bones Fedérico
fragile as the wings of hummingbirds
That’s what I was told one silvery night
by the little red ants
that sleep in your cranium
Il sogno di Lorca
Mi dicono che la tua clavicola
sia un astro sospeso sopra l’Andalusia
che i tuoi splenici metacarpi
stringano ancora una zolla di terra
che i tuoi fianchi non abbiano mai
smesso di danzare
a L’Avana così come a New York
e che nelle orbite dei tuoi occhi
siano fioriti i gelsomini
e ogni petalo sia una poesia
che la tua mascella sia la voce di tutti
i sospettati, i derelitti,
i vilipesi e i fucilati
che la luna culli le tue ossa Federico
fragili come ali di colibrì
Così me lo raccontarono in una notte argentata
le piccole formiche rosse
che dormono nel tuo cranio
(Da Offerte di Carta, traduzione di Alessandra Bava, Gilgamesh Edizioni 2015).