fui casto di lussurie, lussuriosamente vasto,
d’ampie escursioni in lungo e largo, a lungo,
depravato d’innocenze, lo fui, tenuto stretto,
magro indecente di verginee voglie, ed abissali
astinenze da digiuni e pentimenti,
consunto di purezza, corrotto consumai,
non ebbi voglie che non soddisfeci, insoddisfatto,
imperfetto m’estinsi quasi tutto, prima di me,
prima di sfarmi, presi di tutto un po’,
non mi contenni mai, fui continente,
mi resta quel che resta qui di tutto,
la tua treccia, canzone,abbandonata,
dura la vita dura, ed io con lei che duro,
anche dopo, d’altrove, oltre ogni muro.
(Inedito)