Giovanna Sicari, Riprendo con umiltà i fili del cambiamento

Riprendo con umiltà i fili del cambiamento,
e riconosco questa faccia
Mia,
dopo vaganti letarghi,
Mie le occhiaie, le pieghe del naso, la noia degl’occhi.
Non ricordo più le risposte
di quando andavi svendendo allegria
e abbracciavi speranza.
Ora
nel ritratto di famiglia ho messo anche te
sbattuto con la forza e la sostanza
di quando mi ammazzavi
con ripetuta bestialità.

 

(Da Secolo Donna 2017, Almanacco di poesia italiana al femminile, Macabor Editore, a cura di Bonifacio Vincenzi)