Lorenzo Cianchi, Io torno ancora a te

Io torno ancora da te, umana, ogni sera.
Perché tu mi dica la mia posizione.
Perché grazie a te capisco dove finisco.
Tu, terrestre, non aver paura a parlami ancora.
Il tuo suono articolato mi sfoglia di mille polveri.
Il tuo sguardo mi rende unico e fa perdere gravità al mio cuore
[sasso.

 

(Da IODIO, Arcipelago Itaca Edizioni 2018)

Lorenzo Cianchi, Così sono le ore

Così sono le
ore prima della notte e le prime della sera,
ore mezzane, dove la luce è tagliata dal cobalto. Sono le
ore nostre,
ore longitudinali,
ore di cose che cadono con il giusto rumore,
in cui non si deve nascondere l’abbondante.
In cui ciò che fatto è fatto,
c’è spazio per l’ozio e l’orgoglio
anche se pure il giorno sembra filato storto
anche se pure sembra di non averlo addomesticato
è l’ora del giusto fracasso, dell’allentare la cintura,
del togliersi da questo buco con soddisfazione,
del provare a ritardare il tempo con la gioia
che la notte si muove e già deborda.

 

(Da IODIO, Arcipelago Itaca Edizioni 2018)