La nebbia in perenne conflitto
con quella luce ti illude
di un viaggio sereno,
confonde tra campi e resti
di conventi;
quel chiostro abbattuto da autostrade
non è così lontano da torri
che tagliano foschie.
Voci affievolite tra corpi persi
nelle strade: non tornarono più
alle loro case mentre rimane fisso
il vostro incontro nelle stagioni,
anche ora coi lampioni fiochi.
Forse solo il tuo sguardo dal tram
di una via mutata in pochi mesi:
non trovi quei punti saldi
e il tuo passo appannato scivola
come quando catturavi palloni.
Ci hai sperato sotto portici e arcate
tirate a lucido per l’occasione
ma quella festa mai fu annunciata.
(Inedito)