Ti dai del tu per sentirti meno solo
metrocatacomba sotto il traffico
città di morte a cui vita sovrasta
nasconde assorbe scheletri e dolori.
Ma lui non è altri che tu: io –
che di scudo vi armo perché i rumori
restino impotenti al fiacco cervello
empatico ad un tu come a se stessi.
Come se stessi al di là dello specchio
realtà di più colori e forme e suoni
o solo uno, per ogni tu diverso
inconcepibile intraducibile
Ti dai del tu per sentirti meno solo
contenitore di altri e vari segni
che ti sforzi invano di ipotizzare
nella solitudine di ogni ïo.
(Inedito)