Maurizio Manzo, Interruttore

Perso stringendo i denti
il colore giugulare
lo smalto scrostato
dagli impianti arenati
gironzoli tra matasse
di tendini sfilacciati –
un tracciato schizzato.

La ragione abbandona
se stessa cavalca l’onda
in estinzione è l’alterazione genetica
inflitta dal profitto che ti lascia
appeso al soffitto per poco appeso
al dondolare
del lampadario lapidario –

fintanto che dio sta seduto
e giochicchia con la luce.

 

(Da Sette terribili ostriche e una perla, Lepisma Edizioni 2014)

Maurizio Manzo, Falle

I ricordi più recenti svaniti, ma sapresti trovarli nella micro
memoria che salva ogni vita attuale, la loro fetta del giorno trascorso
tutto sembra farsi meno complesso, è toccabile pure nei suoi secondi
nelle stagioni a viraggio virale, finché affiora qualcosa incontenibile
che fuoriesce come acqua da più parti, non sai più se perdi gioia o
[dolore.

(Da Rizomi e altre gramigne, Zona Contemporanea 2016)