Gli dèi cadono
la luce irrompe, vince
fonde
i ripari -repères-,
le parole strisciano senza più fascini.
Il grumo
il nostro cuore vuoto è ancora teso
solo più povero, solo più loquace:
la luce brucia e tu cerchi ancora
Dio tra i cocci,
nella vetrina d’un negozio di scarpe.
Non lasci eredi se non ‘mondizia,
una lunga, argenteo-opaca,
secca scia di parole
come di lumaca.
Dèi cadono
la luce giace.
(Da Questo essere. Poesie 1988-2010, Mimesis Edizioni 2013)