Maria Luisa Spaziani, Le parole oggi non bastano

Non chiedermi parole oggi non bastano.
Stanno nei dizionari: sia pure imprevedibili
nei loro incastri, sono consunte voci.
È sempre un prevedibile dejà vu.
Vorrei parlare con te – è lo stesso con Dio –
tramite segni umbratili di nervi,
elettrici messaggi che la psiche
trae dal cuore dell’universo.

Un fremere d’antenne, un disegno di danza,
un infinitesimo battere di ciglia,
la musica-ultrasuono che nemmeno
immaginava Bach.

(Da Tutte le poesie, a cura di Paolo Lagazzi e Giancarlo Pontiggia, Mondadori 2012)

Maria Luisa Spaziani, 30 Giugno

30 Giugno

Bruciano e si consumano le stelle,
regna la Grande estate.
Passano dentro l’ombra dei balconi
figure esauste dagli occhi lucenti.
Grava sopra gli asfalti la polvere di Milano,
al chiosco dei giornali i fogli gialli
pendono come bandiere disertate.
Morder l’erba vorrei. Morire un poco
(con te, senza di te) contro la terra
che aspra inonda di profumo anche
la luna piena
come quando (è certo)
lunghe notti di grilli inebriate
splenderanno di fuochi e di comete
sopra la cieca pietra che fu un giorno
Maria Luisa.

(Da Le acque del Sabato, in Tutte le Poesie, Mondadori 2012)