Ci sono giorni da rosicchiare
come pane duro
‒ dal bordo annerito dell’alba
lungo la crosta delle assenze ‒
un boccone che raschia voce e
lascia segno tra le palpebre, umide.
Ci sono giorni come mattoncini
freddi d’acqua, in questa nostra casa
che ha l’eco del tuo odore e
alle finestre tende candide di nuvola,
che spiovono rigando guance
dove hai lasciato briciole di baci
e tra le labbra una promessa
di lievito e di sale, il terrore autentico
di perdersi fuori da una porta
senza più cardini e dai tuoi pensieri
chiusi a chiave, una serratura arrugginita e
svuotate le mie mani, le dita di mollica
da buttare ai pesci.
(Da Tempo di riserva, Ladolfi Editore 2018)