Tommaso Di Dio, E se questo mare non finisse

Oceano, giovedì 11 ottobre, più tardi

E se questo mare non finisse. Se ci fosse altro mare
oltre il mare. Oltre questo
azzurro e nero e buio e luce spazi
altro azzurro e nero e buio, altro solare
e ancora più vasto
rifrangersi d’orizzonti. Dicono che per legge
fra due terre si tenda il mare. E se non vi fosse terra.
Non vi fosse limite. Se ogni limite non fosse
che accecante oppure opaca mobile
superficie di un tragitto
in una mente senza fine mai. E se questo
che calcolo e conduco
a furia di matematiche e compassi e mappe
non sia che uno dei possibili
cammini fra mare e mare, l’errore essendo
un bene moltiplicato altrove.
E se io procedo.
E se indietreggio. E se io già
sono da sempre
nel mare
come chi s’è perduto.

 

(Da Verso le stelle glaciali, Interlinea 2020)

Tommaso Di Dio, Con gli anni la vita si complica

Con gli anni la vita si complica
si confonde si immischia
la certezza non si dà
nelle mani mai. Le persone dilatano
s’allargano rughe pance
gli anni sono ricordi nel parco
la stessa strada
che continui a fare e rifare
e gli alberi. Dentro il ventre di una donna
a godere steso con la faccia sporca
sulla terra; nella montagna
fragile delle paure che dilava
cancella
amici case paesi. E ogni mondo
a cui hai creduto come cosa salda e vera
è già di altri negli altri corpi
come una bufera che non riconosci più; che non riesci
ad amare di più.

 

(Da Tua e di tutte, Pordenonelegge-LietoColle 2014)