Dimitri Ruggeri, V (vu).

L’aria divide il tempo ancora per poco
e noi due, prigionieri d’osso e sangue,
cesseremo di essere estranei.

Il suono dell’orologio che portavi odorava di pelle vera
e raffazzonava le lancette in voli di rondini compresse.
Tra un po’ ci dovremo rincontrare:

tu, massacrato in gola,
col fiato evaporato nel mondo,

io, sognatore stanco,
con lo sguardo in cielo a guardare il volo degli asini,

noi, tumulati in Africa, con l’attesa del ritorno degli uccelli
a forma di vu
come li disegnavano i bambini.

(Inedito)

Dimitri Ruggeri, Metamorfosi

Un brandello di legno;
è corteccia di albero.
Sughero oppure faggio.
E’ spaccato a metà tra luce
che incombe.
Sughero oppure faggio.
Un taglio chirurgico
dalle sembianze ovali:
la testa di un ragno.

(Da Il marinaio di Saigon, Poiemata 2013)