Federico Scaramozzino, Una poesia per indiziati

Una poesia per indiziati, un dire
sboccato, una parola
screanzata che si fa largo
e spadroneggia il silenzio.
In queste pagine spresidiate,
aperte al pubblico, in questi spazi
senza transenne
mi faccio tramite,
peccatore come sono.
Autore senza creato
che nulla aumenta
con questo scrivere
in contumacia
la sua condanna al resto
incompiuto della pagina.

(Da Temo che venga l’angelo, Italic 2019)