Stamattina il cielo batte la mano del temporale,
l’uomo delle cambiali è venuto a farci stare qui solo per
[guardare
chi può venire sulla porta a fare un grande rumore.
Le nuvole mangiano l’infinito,
mandano al gabinetto tutto lo sguardo. Annina,
è nel rivo di fango il bastone diritto che ricorda la tua casa.
Ha una volta il tetto di lamiera
con i muri grossi, e una volta solo i fiori con Silvio che
[parla.
Nella strada le ombre vanno sotto l’asfalto,
si cercano i bambini nei tubi di cemento della fognatura
[nuova.
Dietro gli scuri grida la lingua dei genitori. Dietro gli scuri
la carne delle bambine ha avuto un cortile pieno di rondini,
le teneva la terra, non so come dire, la sabbia e l’erba.
Il terremoto improvviso
come il morto che viene alla spalla per farci sentire
improvvisa la luna, la luna, la luna.
(Da Umana Gloria, Mondadori 2004)