Di sbieco, fuori squadra, ala mancina,
ardita vessillifera caduta
una fra tante,
aralda di stanchezza che ristagna
nell’aria acre quando muoiono gli eroi
e tocca, increduli, assurgere agli dei.
Una fra tante, perse troppe battaglie,
vinte le guerre,
cadendo si limita a sapere
che la bandiera intrisa del suo sangue,
polvere altrui,
passa di mano intatta. Ultimo colpo
si disvela il motto mai prima scorto
nello sbocco di viscere e di fuoco,
“nulla vale la pena del dolere”.
Vano è l’avviso per le retrovie,
l’ansia dell’urlo stroncato nella gola.
(Da Fuorigioco, Joker Edizioni 2007)