Paolo Gulfi, Anima Mundi

“Perché il nostro mondo fosse dotato di Intelligenza”
Platone

Scandagli finalmente il vuoto
lattiginoso
dei miei nervi
il corpo astante
la carne in rovina
il punto in cui il fuoco scintilla
l’idea
che informa, che è forgia
di sé il mondo-potenza.
Echeggia qui i sensi
in prospettiva.
Da lì
parabola nell’oblio
raccolgo ansiosa la vita che sbrina
dai corpi.
Un amore è il nostro martire
c’illumina a dispetto
del gelo muto delle cose
– l’incendio notturno
è speranza di rivoluzione.
Il mondo
m’irride contro
mi sta qui accanto.
Il mondo
di cui colma l’incedere
la morte?

 

(Inedito)

Paolo Gulfi, Punto della situazione

Quando il tempo del raccolto verrà reciso,
mangerai cosce di pollo transgenico
e il latte berrai della madre clonata.
Mia cara Dundee,
abbiamo creato ogni possibile
e resa carne la distruzione.
Il sole divoratore anch’esso
consumerà la sua forza plumbea.
Luce in denaro diverrà il giorno.
Blocco il passaggio sulla via
Morte e dolore, sulla terra è paura
Estinguiamo

ci.

 

(Da Londra in Technicolor, silloge inedita)