Gabriele Sebastiani, Nel pugno della mano che non apro

Nel pugno della mano che non apro
conservo del discorso ogni pilastro
come tappo di sughero infiammato
ogni spazio percorso con te a fianco
dal semaforo alle buche sull’asfalto
ripongo, patto segreto, ogni graffio.

È solo che un divieto arso alla gola
in questo poco impasto ci costringe
a scrivere, storditi, ambo le braccia
questa storia d’amore senza storia.
Nel pugno della mano che spalanco
c’è tutto un corollario di intenzioni.

 

(Inedito)