Ho posseduto un tempo
di straordinaria privazione
facendo della fame una costellazione
ed aquiloni con i tuoi avanzi.
[arroganti]
Ho corrisposto il labbro
al fucile degli indicibili occhi
e il palmo del bisogno che piega
alla stretta che fiacca.
[e sazia]
Ma quando è arrivata
come abbaglio la chiarezza
della tua consueta messa in scena,
ho lasciato la parte.
[all’ultima arrivata]
Ora, schiacciata sullo sfondo di me stessa
il vuoto dei tuoi trucchi
non ha nessuna presa.
(Da Cuore Fratto Zero, IlMioLibro Edizioni 2015)