Questa casa non fa corrente.
Nella piccola casa bianca sedevo invece
ogni mattina davanti ai sedici noni d’un vetro.
Lui ed io eravamo l’uno dinanzi all’altra
uguali e distanti. Cambiava tono di giorno
in giorno il verde sui fianchi, si sfogliavano
le stagioni, le rondini tornavano come le nubi
come l’innervarsi dei fulmini e dei venti impazzanti.
Come il monte anch’io osservavo l’energia
e il principio della sua conservazione.
Non sono mai più stata così ferma e viva,
nel disciogliere le cose da fare, nel cadere
veloce dei fogli di giornale, non sono
mai più stata così finestra aperta, custode
inerme della vita, passaggio fresco spoglio
e invaso dalla corrente.
(Inedito)