Elisoccorso
Confitto nel cristallino
dello stralunare appaiati
dentro scolopendre
dalla testa incidentata
ti volevi qualcuno
ma molto prima
diverrai qualcosa
denunciandomi alla polizia delle carriere
la cui scure saggia quercia e tiglio
spartito fra i tabaccai Shanghai
il legno del tempio,
il dio rimpatriato.
E margherite in miseria
non si colgono da sole,
così estirparti significa macchinare
visionare una terra sempre uguale,
intendersi soluto pure arresi al sole
in brani esangui nel freon alogeno
spezzavamo i coiti un vespro immortale
amore, qui dove beccheggio nemmeno
l’elisoccorso Montenegro può qualcosa.
(Da Argot Diossina, Italic 2017)