La zanzara non sa nulla del volo
nulla dell’acido
benzina e tabacco
che occorrono
per renderlo vero.
E dell’inutilità dell’arte
che grida liberazione lacerante
tra cosce di aceto e di miele
Chissà a chi appartiene
il sangue che ti nutre
e se mai sarai sazia.
Sei riuscita a farmi odiare il mare
che battezzò la nostra pelle
e che annegò, di notte
ingenue speranze
riportando detriti
in un regno normale
sei riuscita a farmi odiare il mare,
quel mare.
Mentre la zanzara continua a ronzare
tra la veglia e il sogno
succhiando inutili rime
a questo foglio.
(Da Zucchero di canna, Cicorivolta Edizioni 2014)