Federico Pinzetta, Alla fine ogni disfarsi

Alla fine ogni disfarsi
è diventare nessuno,
disseminarsi di corpo,
alla nudità di un sudore che ci barcolla
nel piacere della pelle d’oca e di chi
non c’entra più
ci vediamo morti e liberati
nel domandare,
così morti e sparsi
da essere vivi e sacri abbandonati
vivi come solo le solitudini.

(Da Il travestire dei geli, RPLibri 2020)

Federico Pinzetta, il cadere lieve delle sere

Il cadere lieve delle sere
come uno sforzo da tessuto
meristematico in piena
estate
con il secco tra i piedi;
in sostanza poteva essere
il tempo in cui lo stridere
sottilissimo dei rubinetti
sembrava spogliare
i gatti dal pelo,
quando ancora la preghiera
era per gli insetti delle rive.
Era tutto un risveglio
di piogge e risaie.

(Da Il travestire dei geli, RPLibri 2020)

Federico Pinzetta, Voragini

Voragini, vortici, vasi,
animali bruciati
e dipinti costosi inchiodati
con un chiodo nel mezzo
però
cespugli lungo le strade
piuttosto rinsecchiti
come androni di condomini.
Dov’è il dietro di un albero?
Dove ci vai a pisciare.

(Da Il travestire dei geli, RPLibri 2020)