Se adesso ti parlo non è per nascondermi
ma come vedi non riusciamo a uscire dal ciclo di inizio e fine,
dunque è chiaro che abbiamo utilizzato la parola in due direzioni
avanti e indietro, esplosivo e collante, costruzione e demolizione,
e questo con grande probabilità accade perché ci siamo nascosti,
e bada bene che è molto facile nascondersi dentro le parole,
abbiamo usato la poesia sempre per questo, per nasconderci
e vendere il nostro nome confezionato come una merendina,
sicché i libri di poesia che vedi sono come una scatola di merendine, ]
e adesso noi dobbiamo spingere tutto ciò al di là dal supermercato ]
dribblare la cassa automatica che ha fatto gli annunci al posto nostro ]
e fluire in un verso che è un fiume che spacca la città in due,
come a dire che lì dove abbiamo camminato io e te presi per mano, ]
che lì un tempo c’era un’altra civiltà che abbiamo visto davvero,
e che da quando ce ne siamo andati anche noi siamo un’altra civiltà ]
che la civiltà venuta dopo di noi non vede ma sente dentro,
se guardano il fiume andare verso il niente noi siamo lì
(Inedito)