Nicolas Genovesi, Il lupo

Ed il seme selvaggio del lupo,
Era quasi sparito del tutto
Alla fine degli anni cinquanta:
ora ulula, ulula, canta.
lo vedi nel vuoto e il cespuglio
dei boschi vicino al paese.
Di tempo tu aspettane ancora
E saremo già a dare la caccia
Alla madre affamata col figlio
Che vaga nel verde là sopra.
“sicuro che mangia il cinghiale…
È certo che mangia il capriolo…
Ma se giri da solo
Che cosa gli nega
Di pensarti del cibo
E sbranarti (una preda)?”
Vivrà lo stesso quando gela
L’autunno che copre costante
Le fatte, le tracce, le tane,
Un ibrido e un piccolo branco
Un bastardo di cane di lupo
Ha salvato dall’era un dirupo
Nascosto là sopra il crinale
Donando a qualcuno un pensiero
Per finire di fare del male
Tornare a sognarsi un guerriero
Tenere un fucile sui monti,
una volta lasciato il sentiero

 

(Inedito)