Luigi Haamiah Perfetti, Salvi con nome

Nel tempo che mi trascorre
dalla mascella alla finestra senza una persiana
un millennio.
Tu hai lo stesso nome
nelle diverse generazioni

nei vasi di fiori, nei compiti di algebra,
nel morire e nel ricordare ogni dettaglio.
Vulnerabile vuol dire incorruttibile.

Ogni nutrimento è una scelta,
così l’equilibrio circonda come un mare di punti cangianti
la barca che è viso, lo sguardo trafelato
e impaziente sui trigoni duplicati.

Ti vedo negli allarmi, ti sento nei gol.
E questo è un portachiavi.
Dove lo conservi?
Ogni giorno mi pettino, sputo sul lavandino
i residui del dentifricio.

Per questo portachiavi
che il Cielo ha messo a disposizione
un pomeriggio feriale
Alessandro Magno si sveglia all’alba
si rade le gote e combatte
proprio come adesso non so quando
si corre e tu sei il mio vessillo
e brucio di viaggi sulla luna.

Mi importa, mi innalza, mi vuole.
Salvi con nome.

 

(Inedito)