Fissavo una briciola di terra
in bilico sull’orlo del lenzuolo.
Un piccolo rotondo promemoria
che mi rammenta come va a finire.
(Da Breve inventario di un’assenza, Samuele Editore 2017)
Fissavo una briciola di terra
in bilico sull’orlo del lenzuolo.
Un piccolo rotondo promemoria
che mi rammenta come va a finire.
(Da Breve inventario di un’assenza, Samuele Editore 2017)
Accogliamoli i padri, i fondatori,
la loro giovane dismisura, la risorsa,
se libero è il disegno della storia.
Ma fugge la staffetta allo stacco dei nuovi,
si rinserra, si adunca in rivoli di terra,
dai dialetti, ai polsi proni dell’indifferenza
o soltanto per noia malcelata.
Sapessero che stare è riandare una volta,
più volte nell’addio
e dentro il dolore.
Non stanchi, né offesi
dalle umili origini.
(Da Il dolore, Samuele Editore 2016)
Il vento piange sulla strada di casa
mentre le stelle origliano il nostro oscuro segreto da uno
spiraglio nel solaio
l’apice del frangizolle attende di smorzare
il rostro per agguantare l’erpice a dischi
il sole sulla lista della spesa
dei morti, che inseguono la stella a nord-est
una carezza al cuscino e un buon caffè antimeridiano
pestato nel mortaio del mondo
specchi come laghi ghiacciati:
la luna che sorge si riflette
(Da Farràgine, Samuele Editore 2019)
Amo le ragazze che studiano nell’oscurità
e smaniano per una soluzione,
per il numero giusto che riempie la pagina.
Amo le loro case che le guardano
e le coperte di lana variopinta.
Ripassano l’esperimento mentale
con la testa sprofondata nel cuscino.
Hanno lineamenti che seguono il pensiero
la bellezza indeterminata dell’universo.
(Da Le distrazioni del viaggio, Samuele Editore 2018)
una fotografia ingiallita.
Madre e figlio cullati
in un abbraccio. la donna
ninna serena l’incertezza.
ora il figlio culla un ricordo
cementato dentro il cuore.
Solo l’amore non scade.
(Da La densità del vuoto, Samuele Editore 2019)
Safe Passage
A piece of wood salvaged by the storm lurches past
on curled tips that chase their tails — you
the safety of a straw, the metronome beating
as the boats rock in counter yaw — curves
carried like your heart pulses under skin,
steady breath lifting your chest — rushing past
commanding those who swim to take to the ship, boards
and flotsam will carry the rest — lifting me
with your scent, your presence, that presence
I am so close to, that body I wish — to touch.
Passaggio Sicuro
un pezzo di legno messo in salvo dalla bufera ci sopravanza
su punte arricciolate che si cercano la coda — tu
la sicurezza di una cannuccia, il metronomo che batte
mentre la barca oscilla contro l’imbardata — curve
condotte sotto pelle come il battito del cuore,
il petto sollevato in un respiro regolare — ti affretti oltre
comandi a quelli a nuoto di salire sulla barca, tavole
e brandelli porteranno gli altri — mi sollevi
col tuo profumo, con la tua presenza, la presenza
che mi è così vicina, quel corpo che vorrei — toccare.
(Da Crossings / Traversi, traduzione di Guido Cupani, Samuele Editore 2018)
Outhouse
open, the air chills my neck,
pare the gloom, take down
the old scythe. Papers damp.
This is the burden. Burn them.
Blinkers, halters, take them
off the hook. These boxes,
yellow with crumbling stone,
collapse at the sides. Smoke.
That clock has struck its last,
but irons still clatter, look
through a glass, darkly, love,
billowing, more acrid. Be rid.
Emerge into sunlight. Squint.
you stand there, you swish
as tracks shuffle, light up,
outstretched hands. Ask me in.
Capanno
Apri, l’aria mi rinfresca il collo,
sbuccia le tenebre, tira giù
la vecchia falce. giornali umidi.
Ecco il fardello. Bruciali.
Paraocchi, briglie, levali
dall’uncino. Queste scatole,
gialle di pietra in briciole,
si sfasciano ai lati. Fumo.
L’orologio ha battuto l’ultimo colpo,
ma i ferri tintinnano ancora, guarda,
attraverso un vetro, oscuro, amore,
in volute, più acre. Liberatene.
Emergi nel sole. Strizza gli occhi.
Te ne stai lì, un fruscìo mentre i brani
scorrono a caso, accendi una sigaretta,
le mani spalancate. Invitami.
(Da Crossings / Traversi, traduzione di Guido Cupani, Samuele Editore 2018)
I consigli per gli acquisti,
la filiera corta, i calzini bucati
gli oggetti volanti non identificati
non fanno abbastanza contro la forfora
di donatella Rettore, il Kobra, ho visto
dio in autostrada “Ma che hai?”
“Niente”, ho provato un bicchiere di vino
e un panino, ma la felicità non è arrivata
(Da La densità del vuoto, Samuele Editore 2019)
Par Renata
No farín pí la lessiòn
su la ciassa a li balenis
su li fòssignis ch’a svualin
in miès li ondis
sot un sèil di plomp.
E sbrissin
ta chel coràn blanc
di ísula ch’a si svea
al fòuc dai pes-ciadòurs
e strassina
e s-ciampa
coma la vita.
Ma, recuarda:
a si plans
doma cuàn ch’a no si è pí
o si nas.
Non faremo più la lezione/ sulla caccia alle balene/ sulle fiocine che
volano/ in mezzo alle onde/ sotto un cielo di piombo./ E scivolano/
sopra quel cuoio bianco/ di isola che si desta/ al fuoco dei pescatori/
e trascina/ e scappa/ come la vita./ Ma, ricorda:/ si piange/ solo
quando non si è più/ o si nasce
(Da Fadìa / Fatica, Samuele Editore 2019)
Nel pomeriggio il pensiero
ha gli occhi spalancati per la sete
e la stessa stanchezza del sole
negli archi allungati del cielo.
Resta nelle stanze
il ronzio degli elettrodomestici.
Al davanzale della finestra
il tuo pensiero lento
cerca un rumore bianco,
t’inchioda nell’ossessione di un ricordo,
alle gonne fiorite di tua madre ragazza.
(Da Le distrazioni del viaggio, Samuele Editore 2018)