Jonathan Rizzo, Omaggio all’amico scomparso

Il giorno che Marina morì
eravamo tutti al bar,
come in ogni altra occasione,
immuni dalla vita e da Lei.
Il vento cessò improvvisamente
di battere
e il caldo si fece insopportabile,
così decidemmo tutti insieme
di alzarci di colpo,
lasciare l’ultimo bicchiere a metà
sul tavolino sporco,
per non salutare
e finimmo con quell’estate
per sempre.
Quando la morte arrivò
non trovò più nessuno,
solo il conto da pagare.

(Da Le scarpe del flâneur, Ensemble Edizioni 2020)