Francesco Lioce, I treni per Luca (senza l’amicizia non si fa rivoluzione)

Tardo di mente per gli amici,
per i parenti, in piccolo, bastardo,
ho svasticato imperi, allucinato
le foglie più arrostite della sera
da uno scalo merci salato di vruchi e gazze.

Come una lucertola, un po’ al sole,
ti piaceva fare l’hobo del quartiere,
da un muretto all’altro della strada,
fino alle cinque del mattino.

Roma Trastevere… Roma Ostiense… Roma Tuscolana…
e una scritta d’amore a spray bianco sui muri
FERROVIE DELLO SCROTO & SALIVA

È lì che mi ricordo di Anna Lisa
che passò a prendermi per portarmi all’areoporto:
il Giappone mi aspettava da una vita.

(Da La solitudine di Giuda, Marco Saya Edizioni 2017)