Andrea Abruzzese, Nono mese

Era un peso troppo grande
che mi imprigionava incudine
sotto il battere del martello,
quella paura…Decidere
se essere un lavoro o madre.
E le voci che dicevano: “Se scegli l’uno,
l’altro non lo potrai fare”.
Fu così che mi sollevai da terra,
con la testa satura di pensieri
da diventare vuota,
perché tutta quella pressione,
quel rincorrere, dimostrare
che essere donna, non è essere inferiore,
mi fece sentire braccata.
E l’unica via d’uscita
fu la luce del balcone.

(Inedito)