I vecchi hanno un cuore liquido
fin dentro alla noce degli occhi
se li pungi con l’ago ne sussurra
un lago di canizie e ricordi.
I vecchi hanno stringhe bagnate
lunghe chilometri di inciampi,
per rincorse a fiato corto
contro balconi aperti
e un mezzo giro di danza
sopra al contorno dei davanzali
se sognano le ali dei piccioni
a cui gettano il mais tostato,
credono di avere nove vite
come i gatti e partono
per il loro viaggio forzato.
I vecchi bestemmiano il
Dio degli sfratti e figli
troppo presto resuscitati
pronti a metterli in croce
nei reparti ospedalieri.
I vecchi ciarlieri, la voce
impagliata nella giugulare
passano di mano la vita
come le carte del poker
a qualche fossile giovane
sfrontato con le Foot Locker.
(Da Somiglia più all’urlo di un animale, Italic 2014)