è sempre lì, sposta il mio sguardo altrove
dai piedi alle orecchie. Dai capelli alle spalle.
Le piace farsi notare, farsi conoscere
tornare nel letto infiammandomi la schiena.
Io invece ho bisogno di respirare dalle sue narici
di farmi sfiorare da aria e luce fresca –
il mondo è una notte di solitudine fantasma
dove non c’è spazio al vero e alla soluzione.
Mi fischiano le orecchie, vince sempre lei.
(Inedito)