la tua carne nascente come una fiamma nella fiamma verde della campagna
io non credo ai miei occhi
vedo il bronzo dorato
del corpo che si accosta
io non credo ai miei occhi
estrai oro volatile
dal tuo petto capace di provare amore e mi dici tra i baci è un miracolo
io non credo ai miei occhi
tutta l’erba e l’intero profumo della campagna sono stupore
questo pane lasciato nell’erba è stupore e lo è la bottiglia che schiuma sui fiori
non ti asciughi la bocca
la tua bellezza è senza sbarramento
nel mio sangue c’è spazio senza dominio, e dal centro di tutta la vita mi zampilla un abbraccio grande come il mondo
te l’avevo già detto
in città, ti ricordi? guarda, il mondo è grandissimo, è il tuo amore che si è fatto spazio
nuda a metà, l’asciugamano in spalla
cammini
con la carne rinata dai miei baci
con piedi da bambina
sali le scale,
sali a sentire dove comincia l’anima di una creatura viva
nel luogo cruciale
c’è un grande silenzio
e un ronzio di zanzare
l’oro delle tue labbra
la bianca oscillazione del tuo sangue
dal corpo amato affiora
un chiaro che trabocca,
tutto il corpo fa un suono di mare
come batte il tuo cuore
e nel mio sangue splende la stessa luce
ogni tanto ridiamo della mia pena
che non esistano parole più grandi
se io potessi aprirei il mio petto, ti ricordi?
invento io le parole
invento tutto il mondo
per farti felice
poi, ti ho lasciata andare come volevi
non andare, dicevo, mi manca
cosa sono con te, questa cosa
capace, questo spazio assolato che diventa il tuo bene
non solo il muscolo provava sofferenza, ma tutta la zona
circostante doleva
e il silenzio raschiava come una lima e completava l’opera spontanea del dolore
quale eco, che luna, quale zolla, quale cratere, quale
fra le alte stelle della notte che hanno illuminato la tua bocca ancora
felice per l’amore, che pietoso pianeta
si è mosso a compassione? cosa ha avuto bontà?
il tuo corpo ancestrale ha rilasciato il suo corpo astrale
alba che oscilli sulle cose mortali quando si svegliano
come se non dovessero morire
questo è quanto conosco dell’amore: le ferite che impiegano anni a tornare
carne che vuole essere ancora benedetta dai baci, non lasciarla mai sola
9.7.14
(Da Serie Fossile, Crocetti Editore 2015)
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