La terra dei fuochi
Delle melme oleose, dei fanghi
Dei percolati sversati
Dai camion venuti dal Nord
Dall’ACNA di Cengio, balena
Spiaggiata sul fiume che allatta
Con acidi, ammine e fenoli
Non ha sapore di pane.
L’antica bellezza degli Assiri
Squartata dall’Isis a Mosul
Le statue decapitate
Le ali spezzate degli uomini-toro
Non hanno sapore di pane.
Il lievito madre abortisce
Nella villas miseria di Caracas
Nei campi Rom di Lungo Stura Lazio
Sui barconi dei profughi a Lampedusa
Si disidrata l’amore.
Su quale terra, Pablo
Su quale pianeta
Ripianteremo il seme della speranza
Spezzeremo il pane dell’utopia
Avremo ancora fame di uguaglianza e di pace?
(Da Il ritmo del mondo, RPLibri 2018)