Beninteso,
“in terra di smarrimento”,
non è ammessa rincorsa
agli infiniti automatismi
che ci sarebbero occorsi,
senza-dubbio-fin-da-subito,
ben più pronti.
Nondimeno,
tra gli attori dei giochi, o dei cosmi,
dei micro-macro sismi,
che dir si voglia,
almeno si ricordi
la famiglia
dei dermatofagoidi.
Surrettizi ed inemendabili,
sgomitano, difatti,
già nelle halls degli hotels,
sussultando, fin nei corridoi
dei corrimani.
Si immagini, quindi,
il loro organizzarsi,
la loro inumana potenza,
nelle gallerie dei servizi,
nei sepolcri imbiancati,
o, peggio,
nei casellari dove vengono incisi
i nostri nomi.
(Da Nella prefazione d’una battaglia – Degli esercizi di una “labirintica Bestia”, o, quantomeno, di qualcuno che potrebbe non esserle troppo dissimile. A cura di Francesco Deotto, Italic 2018)